Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

sabato 13 agosto 2011

Allargamento dell'AREA LACUSTRE ALL’INTERNO DELL’“ANPIL QUERCIOLA

Diamo spazio all'iniziativa del Comune di Sesto per migliorare, variandole, le condizioni ambientali del Parco dell Piana.
Manca solo di acquisire anche le zone agricole dell'Anpil per ricreare e mantenere pascoli e arbusteti sempre più in diminuzione e non solo nella Piana....



COMUNICATO STAMPA - Sesto Fiorentino, 9 agosto 2011
AMBIENTE, UNA NUOVA AREA LACUSTRE ALL’INTERNO DELL’“ANPIL QUERCIOLA”

Si ampliano le aree lacustri all’interno dell’area naturale protetta di interesse locale “Anpil” Podere La Querciola nel Parco della Piana. È stato approvato durante l’ultima giunta il progetto per la realizzazione di una superficie a “beccacinaia” ovvero una zona lacustre vicina allo stagno già esistente che avrà una profondità media di 20 centimetri e in cui sarà collocato anche un capanno di birdwatching in legno. I tempi di realizzazione dell’intervento prevedono a fine agosto l’inizio dei lavori che avranno la durata di un mese circa. “La nuova area –ha spiegato l’assessore all’ambiente Andrea Banchelli – favorirà un aumento della biodiversità in quanto si avrà un livello dell’acqua diverso dallo stagno principale. Si tratta di un progetto –ha concluso l’assessore Banchelli - che conferma sia il proseguimento del programma presentato da Legambiente sull’area che la proficua collaborazione tra il Comune e i gestori dello spazio naturale protetto”.(mp)


UFFICIO STAMPA COMUNE DI SESTO FIORENTINO
Riccardo Michelucci
Tel. 055 4496486 – fax 055 3909074
Cell. 346 0008253
r.michelucci@comune.sesto-fiorentino.fi.it

Martina Parrini
Tel. 055 4496865
Cell. 366 6453308
m.parrini@comune.sesto-fiorentino.fi.it

1 commento:

  1. Ci è stato suggerito che il termine "beccaccinaia" ha una chiara connotazione venatoria; in effetti sarebbe più appropriato chiamarla "chiaro per la sosta dei limicoli" oppure "prato umido"

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