Quando più di venti anni fa i primi intrepidi pionieri della Piana Fiorentina presentarono le loro proposte all'amministrazione pubblica non sapevano che esito avrebbero avuto, ma una grande fiducia muoveva i loro passi...Semplici cittadini, studenti universitari, professionisti, amici della piana, espressero a diverso titolo e sotto bandiere diverse, ma unite in uno stesso intento, la volontà di fare di tutto affinché una parte più ampia possibile della "piana naturale", fosse in qualche modo conservata. Alcuni credevano che fosse necessario convertire le aree umide e le fasce vegetazionali residue (fasce definite poi meglio come corridoi ecologici) in zone a stretta protezione, altri si accontentavano di mantenere il più possibile lo status quo. Conservare per essi stessi e per i propri nipoti. In seguito si affermò a livello globale la definizione meglio compiuta di biodiversità, definizione che si applica persino su scala territoriale.
Da allora tanta acqua è piovuta nella pianura e tanto, troppo di quello che rappresentava un pericolo per la naturalità e la biodiversità comprimeva e comprime sempre più le residue "aree naturali".
Qui non si tratta di criminalizzare lo sviluppo tecnologico e la crescita urbanistica in quanto tale, ma quello che è mancato e che manca ancora oggi è un piano generale che tenga conto dell'importanza che riveste la natura e la biodiversità, per l'uomo di oggi e ancor più per quello di domani.

giovedì 25 ottobre 2012

Atlante degli uccelli nidificanti in Provincia di Prato - La presentazione


SINTESI DELLA RELAZIONE 
Nel periodo riproduttivo 2011 sono stati svolti rilievi sistematici sugli uccelli nidificanti nell’intera provincia di Prato. Il reticolo di riferimento (UTM 10x10 km) è stato ulteriormente suddiviso così da creare una griglia di 5 km di lato. Ogni elemento di questo reticolo (maglia), ha costituito l’unità territoriale di rilevamento. Ciascuna particella è suddivisa in unità di 1 km di lato (cella). I rilievi sono stati svolti tramite percorsi a piedi di 1 km e della durata di 30 minuti (rilievi quantitativi), effettuati due volte, una prima volta nel mese di aprile ed una seconda tra il 15 maggio ed il 15 giugno 2011. A questi dati si sono aggiunti rilievi eseguiti in maniera libera (rilievi qualitativi), sempre in periodo riproduttivo, al fine di contattare il maggior numero possibile di specie, ad integrazione dei rilievi quantitativi; tali rilievi sono risultati indispensabili per ottenere un quadro soddisfacente relativo alla distribuzione di molte specie, ed in particolare di quelle rare, localizzate ed elusive, difficilmente contattabili nei rilevamenti casuali. 
In base ai rilievi effettuati nella stagione riproduttiva 2011 e ai dati degli uccelli nidificanti per gli anni 2007-2010 contenuti nella Banca Dati del COT, in provincia di Prato sono state rilevate complessivamente 103 specie nidificanti. Nella Piana Pratese, compresi la tenuta delle Cascine di Tavola, i corsi d’acqua e i centri urbani, sono risultate nidificanti 66 specie (64,1% delle specie provinciali).
Tra le altre specie, nidificanti al di fuori del territorio di pianura, merita segnalare picchio rosso minore, rondine montana, ballerina gialla, merlo acquaiolo, codirossone, passero solitario, regolo, cincia dal ciuffo, cincia bigia, corvo imperiale, ciuffolotto, frosone, usignolo del giappone.
Riassunto elaborato da Alberto Chiti Batelli

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